MILO’LD DAY – Milo'ld Rugby Club

Pavia, 30 settembre 2023, Campo Cravino

È proprio vero che il sole bacia i belli.

La prova l’abbiamo avuta sabato scorso quando un sole splendente ha illuminato il campo Cravino per baciar i (più) belli di Pavia: i rugbisti del Milo’ld Rugby Club.

Per idea del Presidentissimo Fabrizio – Prez – Gavioli, venuti da ogni dove gli atleti (sì, atleti) che hanno indossato, almeno una volta, la divisa dei Milo’ld si sono radunati per il primo Milo’ld Day.

Settanta – e ne mancava pure qualcuno – splendidi eterni ragazzi e ragazze (ma lascia stare l’età anagrafica) innamorati della bislunga, di quello sport meraviglioso che è il rugby, che tanto, tantissimo, ti chiede in termini di sacrificio, ma altrettanto ti rende in gioia e amicizia.

Ed è in un festoso clima di fratellanza che si sono incontrati gli Stravecchi, i pionieri, gli Original Milo’ld, con i New Milo’ld che oggi ne continuano l’opera, onorandone la maglia.

Abbracci, sorrisi, strette di mano, applausi a chi arrivava da lontano (ma Mauro Piantanida è arrivato in bici da Venezia?). Auguri a chi ha voluto condividere con la famiglia gialloblù il matrimonio del giorno prima. Diffusi, come i bicchieri di birra, i sentimenti di affetto.

Volti nuovi, dei quali hai solo sentito parlare, o che magari hai visto in fotografia, leggende viventi del rugby-old pavese (il Gargiu, ABI, Ugo) con i più giovani, insieme, come in una mischia.

Come è finita è facile da immaginare: prendi un gruppo di rugbisti, un prato e una palla ovale: si fa partita, no?

Agli ordini del Gargiu, arbitro imparziale, si sono affrontati gli Original e in New Milo’ld, più o meno una trentina per squadra. È partita simbolica, celebrativa, facciamo al tocco.

Sì, e come no?! Al tocco, e via di percussioni, di ruck, di “Aprila! aprila!”, e via di rugby! E a chi importa se il fiato non è più quello di un tempo?

Vai a placcare quello alto e grosso, quello che sulla maglia ha scritto Micio, ma è un armadio a due ante. Fa la furba, lo so che fa la furba, ma, non lo faccio passare, no, no, non passa. Ed è proprio lui che ti regala l’emozione più intensa, a fine partita, quando ti stringe la mano, ti fa, e riceve, i complimenti e ti dice che magari viene a vedere gli allenamenti. Spero proprio di rivederti, Micio.

A chiudere la magnifica giornata l’incontro con Marco Pastonesi – che per noi è Mario, e bona l’è – che ha presentato il suo bellissimo libro “Il Leone e il Corazziere, l’anima del rugby in Carwin James e Doro Quaglio“. E li vedi li, i Milo’ld, a sentire raccontare storie di rugby gallesi e rodigine, a sentir parlare delle telecronache di Paolo Rosi, quando ancora non c’era il Sei Nazioni.

Ad ascoltare di rugby, quella cosa che, anche se hai giocato una sola volta, e non importa in quale categoria, è come un richiamo ancestrale; prima o poi ci ritorni, per scoprire che, in realtà, non te ne sei mai allontanato.

Cose che hanno brillato:

gli occhiali strafighi di Alessandro Cobelli, ‘na roba da 007 con la quale ha ripreso la partita;
il peso specifico della frittatona del Pinzo;
il Terzo Tempo Team;
la camicia di Aggiancarla;
le scarpe di Lorenzo.

Per chi non ha potuto partecipare, per chi era lontano, ci vediamo il prossimo anno.

Perché il Milo’ld day ci è piaciuto così’ tanto che abbiamo deciso di istituzionalizzarlo.

Stay beautiful, stay Milo’ld.

Massimo Falsanisi – Baffo

I magnifici Milo’ld Rugby: